Descrizione
All’interno della zona storica di Porta a Venezia a Milano, connotata da un’elevata commistione tipologica e funzionale, la casa studio è situata tra due cortili entro uno spazio labirintico che si snoda nel corpo di un isolato, attraversando spazi produttivi, commerciali e residenziali. Originariamente magazzino con annesso ufficio, lo spazio di circa 100 mq risultava suddiviso in più ambienti, illuminati da grandi finestroni industriali.
Il programma, di carattere sperimentale, prevedeva la costituzione di un ambiente unico e integrante spazi di studio e di lavoro insieme a quelli abitativi, per evitare l’ordinaria rigidità della suddivisione in stanze univocamente definite. Lo spazio unitario risulta specializzato in microambienti non rigidi, tali da permettere un’elasticità distributiva capace di sopportare un uso fluido e mutevole dello spazio disponibile a secondo delle esigenze che si presentano di volta in volta.
La zona di servizio è ricavata all’interno di una ‘scatola architettonica’, che si ‘affaccia’ attraverso una finestra in lunghezza sullo spazio unico. Sulla sua sommità è ospitata la zona notte.
Questa piccola ‘macchina per abitare’ rivela i propri meccanismi di regolazione attraverso pareti mobili disegnate su misura in acciaio microforato inox e verniciato, che insieme a una parete appesa con tiranti alla trave ricalata che attraversa lo spazio, forma un sistema di schermi filtranti con diversi gradi di trasparenza, che definiscono i percorsi e la gerarchia tra gli spazi principali e accessori. Tutti gli elementi in carpenteria metallica fissi e mobili, compresa la scala e i parapetti del soppalco; i nuovi serramenti interni e sulle due fronti che affacciano sui cortili; il bancone della cucina e la scaletta scorrevole della libreria, sono stati tutti eseguiti su disegno. Il pavimento è stato realizzato con lunghi listoni di larice massello da 3 cm, predisposti su misura da un falegname.